30 Ottobre
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    Comunicato Stampa del 30 Ottobre 1997

    Domenica la
    Supercoppa Italiana ad Arezzo
    La pallavolo a tempo: il parere
    di allenatori, dirigenti e atlete


Pallavolo a tempo si o no. Una possibile innovazione che fa discutere seppure venga proposta in formula sperimentale. Domenica 2 novembre ad Arezzo in occasione della 2^ Supercoppa Italiana "Trofeo Chini - oro & mani esperte" ci sarà il debutto in una manifestazione ufficiale, dopo i riscontri che la stessa formula ha avuto ai primi di ottobre a Vicenza in occasione di un torneo internazionale.

Contrastanti i pareri raccolti tra gli addetti ai lavori:
Giovanni Coviello (general manager Biasia e organizzatore della TVC Italia Gold Cup a Vicenza): "Positiva come durata, soprattutto per manifestazioni ad alto livello. A mio parere il tie-break che scatta dopo i 25’ di gioco se il set non si è concluso, dovrebbe essere portato ai 21 punti e non ai 15 come avviene adesso, per poter ripristinare anche con il gioco a tempo la souspence tipica del gioco col cambio palla".

Roberto Beltrami (general manager Cermagica Reggio Emilia): "Assolutamente negativo, la pallavolo non è uno sport a tempo. Con queste continue rivoluzioni ai regolamenti ormai si è propensi a concedere di tutto. Così facendo si cambia l’essenza della pallavolo."

Paolo Brenna (general manager Foppapedretti Bergamo): " Non piace all’interno della squadra, a me visto sistemato e corretto non dispiace. Si dice cambi la pallavolo, ma poi succede come quando hanno istituito il tie break quando all’inizio non piaceva a nessuno. Con la pallavolo giocata a tempo si viene a perdere il fascino della rimonta, ma ci sono elementi spettacolari che potrebbero essere interessanti. Ma c’è ancora qualcosa da regolamentare."

Santi Scavuzzo (direttore sportivo Medinex Reggio Calabria): "A parte qualche piccolo accorgimento a me non dispiace. A mio avviso non bisognerebbe far suonare la sirena durante l’azione di gioco, ma attenderne la conclusione. Sarebbe interessante adottare una sosta tecnica allo scadere del 25° minuto, prima di dare inizio all’eventuale tie break".

Marco Bonitta (allenatore Foppapedretti Bergamo): "Non mi sento di dare un parere ben definito ma credo non sia una brutta cosa. Il problema è che si lascia troppo spazio alle astuzie delle squadre o degli allenatori, come ho fatto io a Vicenza perchè il regolamento lo permetteva e la cosa non mi ha disturbato. Dovrebbero comunque essere regolamentati meglio i minuti conclusivi del set; a mio avviso ogni interruzione dovrebbe essere stoppata altrimenti diventa un caos. Nella sostanza c’è un altro aspetto negativo: a quattro minuti dalla chiusura del set con una squadra sul 12-5 tutto è praticamente deciso e questo toglie la bellezza delle fasi di recupero. Tatticamente una squadra che in quel momento deve recuperare velocizza il proprio gioco, mettendo in questo modo pressione all’avversario. Con un regolamento ben definito, a me non dispiace".

Daniele Berselli (allenatore Cemar Reggio Emilia): "Sono abbastanza contrario a questa formula di gioco. Un set vicino al 25’ con il risultato fissato sul 13-7 toglie ogni caratteristica della pallavolo. Può risultare interessante nella pallavolo maschile, nella femminile è raro trovare set che superino la mezzora di gioco".

Maurizio Cavazzoni (allenatore Omnitel Modena): "E’ senza dubbio un tentativo per rendere il volley più televisivo. Sul piano del gioco credo possa cambiare qualcosa, ma bisognerà anche evitare che sul finire del set si possa fare melina perdendo così tempo avvantaggiandosi nei confonti degli avversari, snaturando la bellezza della pallavolo e una simile situazione non so quanto la renda spettacolare".

Simona Gioli (giocatrice Medinex Reggio Calabria): "Non sono favorevole. La pallavolo è bella com’è; non c’è più gioco e con i set ai 25 minuti ci sono poche possibilità di rimonta".

Henriette Weersing (giocatrice Foppapedretti Bergamo): "A me è piaciuto, è una cosa simpatica. A mio avviso dopo i 20’ di gioco bisognerebbe lasciare la possibilità di effettuare cambi, se non altro limitandoli nel numero. Il resto va tutto bene".

Ufficio Stampa
Lega Pallavolo Femminile




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